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La tomografia sismica rappresenta un efficace strumento d’indagine sulla natura del sito interessato da attività sismica, del quale sono rilevabili i contenuti interni tramite le variazioni del campo di velocità delle principali forme d’onda che costituiscono l’evento sismico. Dal segnale sismico, assegnati i tempi di arrivo delle onde longitudinali o primarie e delle onde trasversali o secondarie, è possibile ricostruire il profilo delle velocità relative durante il tragitto sorgente-ricevitore (stazione sismica), mediante tecniche di approssimazione e inversione dei dati. L‘immagine tomografica corrispondente identifica i vari strati di suddivisione verticale della struttura terrestre in esame rispetto alle variazioni della velocità relativa. In particolare, l’analisi dei fondali marini in prossimità delle dorsali oceaniche e nelle zone artiche, tipiche per l’insediamento di gas idrati, consente il rilevamento di gas metano, e di gas liberi, quali il biossido di carbonio, in corrispondenza di aumenti della velocità delle componenti acustiche, ovvero sismiche, dovuti alla diminuzione della porosità locale per la presenza di gas, o, nelle zone di saturazione, in corrispondenza di diminuzioni del campo di velocità. La tomografia sismica si inserisce, dunque, quale modulo essenziale per l’individuazione di risorse energetiche naturali e per il monitoraggio di gas serra, nel vasto scenario di compatibilità energetica ed ambientale.
La Fondazione EnergyLab è lieta di invitarla all’International Forum di Westinghouse; per l’adesione si prega di compilare l’apposito form ed inviarlo a:
mail: info@energylabfoundation.org
fax: +39 7720 5060
Un lungo e affascinante long week end di scienza a Roma e nella campagna romana quello della Liberazione in occasione del primo ciclo di incontri Coherence2010 dedicato allo sviluppo della coerenza nelle teorie e nelle applicazioni nella materia e nella vita.
È stata l’occasione di una «galoppata» scientifica tra passato, presente e futuro che continua nel tentativo di trovare nuove soluzioni energetiche e nuove chiavi per migliorare la qualità della vita (importante il workshop sui «Nuovi Limiti per il Materiale Particellare Sospeso: Problematiche e Prospettive» che si svolgerà a Roma il 13 maggio) e l’efficienza dei farmaci controllando le reazioni avverse e ottimizzando la loro efficacia per mezzo di teorie e strumenti elettroquantistici… alla ricerca della coerenza.
Tutto con in trasparenza i lavori fondamentali di Giuliano Preparata che la pattuglia del Centro studi di Biometeorologia, fra mille difficoltà, cerca da anni di tenere in vita. Un po’ favorendo occasioni di incontro, come questo, un po’ provocando scientificamente il mondo accademico che non sempre si mostra reattivo anche se, finalmente, qualcosa sembra muoversi, anche se sotto la spinta della ricerca di nuove forme di energia. Vincenzo Valenzi, coordinatore del Centro Studi di Biometeorologia
Il Dr. Fatih Birol, Chief Economist International Energy Agency – IEA, presenterà i principali contenuti del Rapporto IEA “World Energy Outlook 2009” fornendo inoltre una prima stima degli impegni di riduzione delle emissioni dichiarati dai principali Paesi durante la conferenza di Copenhagen e indicazioni su come tali riduzioni possano dare un contributo alla realizzazione di un futuro energetico sostenibile. Continue reading
L’ormesi può essere considerata una funzione adattativa caratterizzata da una risposta bifasica dose-dipendente, che si manifesta come conseguenza dell’esposizione a stimoli (Calabrese e Baldwin 2002).
In sostanza, i meccanismi di controllo omeostatico e ormetico sono presenti in tutti i sistemi biologici, rispondendo autonomamente a cambiamenti di stato o ad alterazione di meccanismi regolati indotti da agenti esogeni (Stebbing, 1997). Continue reading
L’archeobatterio Ralstonia detusculanense è stato scoperto nel laboratorio n.25 dell’INFN di Frascati nel 1999 da Colani e Quercia durante un esperimenti di fusione fredda, e caratterizzato biologicamente nei laboratori dell’ENEA. Il suo utilizzo, come biosensore e biodepuratore di specie radioattive, si basa sulla sua capacità di “cattura” (inglobamento) anche di quantità infinitesimali di sostanza. Si possono avere diversi sensori specifici (esempio per uranio, zinco, cadmio, nichel, cromo, mercurio) e contemporaneamente sono allo studio l’estensione dell’uso di questo batterio a tre dei più nocivi prodotti di fissione dei reattori nucleari (135Cs, 137Cs, 90Sr). Continue reading
dalla LUISS Guido Carli – Con il patrocinio di: ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile SOGIN S.p.A. e A.I.N – Associazione Italiana Nucleare. Introduce: Marcello Clarich. Coordina: Aristide Police.
Interventi: Il contributo degli Esperti e lo stato dell’arte, Giovanni Lelli; Gli strumenti giuridici utilizzati per l’arresto del nucleare in Italia, Giovanni Giuseppe Gentile; Gli assetti istituzionali e normativi per il riavvio del nucleare Francesco Vetrò; L’energia nucleare in Italia e nel mondo, Ugo Spezia; Prospettive attuali e future, Sergio Garribba. Conclusioni.
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L’ENEA possiede, presso i suoi Centri di Ricerca, impianti per la qualificazione di sistemi e di componenti in ambito nucleare unici nel loro genere in Italia e tra i pochi in Europa. Altrettanto eccellenti sono le professionalità e il know-how che l’Agenzia ha saputo mantenere e sviluppare negli anni.
Esiste quindi in ENEA la possibilità di effettuare contestualmente tutte le qualifiche che la normativa prevede e questo rappresenta un’interessante opportunità per l’industria nazionale che potrebbe giovarsene anche nel contesto internazionale.
È in questo ambito che si inserisce la giornata di presentazione delle competenze e delle strutture ENEA per la qualificazione e la certificazione nucleare, Continue reading
da kkg – Succede nella vicina Svizzera. La richiesta di visita si effettua via web. Alpiq, la società energetica che gestisce la centrale di Goesgen, ha strutturato il centro di accoglienza dei visitatori come un moderno museo.
Venticinquemila turisti hanno visitato gli scavi di Pompei durante la settimana di Ferragosto. Altrettante sono le visite alla centrale nucleare di Goesgen. Nell’arco di un anno certamente, tuttavia è un’affluenza impressionante considerata l’atipica meta turistica. Goesgen è una delle 5 centrali nucleari svizzere che, complessivamente, assicurano quasi il 40% del fabbisogno energetico nazionale: ben sopra la media europea che si attesta sul 33%.
Situata nel cantone Soletta, nel cuore della Svizzera, la centrale sorge in un’ansa del fiume Aare a 382 metri di altezza vicina ai centri nevralgici del paese senza rendere così necessario il rafforzamento della rete elettrica. segue …